Chi siamo
Basilicata Culture è un'associazione senza scopo di lucro che opera per realizzare progetti e interventi sul territorio lucano promuovendo la cultura del paesaggio, della solidarietà e della responsabilità sociale, per una migliore qualità della vita.
Si propone di rappresentare e aggregare il più possibile l'intera comunità locale – culture, categorie economiche e sociali, esperienze – e di soddisfare i bisogni e le esigenze del territorio per lo sviluppo della comunità, in totale autonomia e indipendenza.
Nuovi modelli, nuovi oggetti, nuovi prodotti, nuovi servizi, nuovi valori, nuove funzioni, nuove necessità, nuove esperienze: Basilicata Culture è luogo di analisi e proposta. È mediazione critica tra società, comunità culturale, operatori economici, istituzioni e politiche nel solco di una progettualità creativa con radici profonde nell'economia della conoscenza.
Basilicata Culture, associazione senza scopo di lucro, nasce nel 2014 dopo un lungo percorso di analisi e lavoro progettuale.
Il frutto è un organismo vivo, aperto e partecipato, un'officina di risorse intellettuali e passioni culturali che si offre come collettore di una rete di associazioni, imprese, persone che condividono obiettivi chiari, nel pieno rispetto di valori etici e trasparenza, per promuovere una crescita culturale ed economica intelligente, sostenibile e inclusiva. Statuto dell'associazione | Come aderire
La lucertola di Basilicata Culture
Il più antico abitante della Basilicata, il più diretto testimone, per quanto involontario, di quelle terre di boschi (cfr. lat. Lucus) chiamate così dai Latini oltre due millenni fa ad indicare, letteralmente, "ciò che non è illuminato", è la lucertola o, più anticamente appunto, il sauro.
Ed essa era, già allora, il risultato di un'evoluzione protrattasi attraverso milioni di anni rendendola capace di adattarsi ai climi umidi, meno miti, senza il sole delle sue origini desertiche. La lucertola adriatica e quella tirrenica trovano rifugio tra i rovi ed i rami che oscurano tutto tra le montagne lucane. Un simbolo di longevità, dunque, di adattamento, di mutazione, di resistenza: capace, per sopravvivere, di auto-mutilarsi e rigenerarsi in un secondo momento; di assecondare il letale inverno senza cadere in letargo, nell'attesa che la Natura rinasca propizia; instancabile, infaticabile, pronta alla lentezza e alla velocità, nascosta ma sempre presente e mai funesta. Alla luce di ciò, ci è sembrata appropriata la sua scelta come simbolo, sia di una Cultura capace di trasformarsi ed orientarsi nei cambiamenti che ne determinano, nel bene e nel male, la produzione, la diffusione, la fruizione, la durata; sia di una terra e la sua gente, che pure una parte di quella tenacia, che qualcuno voleva regale se i bizantini, secoli dopo, ergeranno a simbolo di queste zone (ancora presente in molti stemmi cittadini) la figura mitologico-biblica del Basilisco (cfr. gr. βασιλίσκος), devono averla ereditata: il "piccolo re", il signore dei rettili che già impressionò il redattore dei Salmi e Plinio il Vecchio e Lucano, il procreatore di tutti i sauri che aveva lasciato nel mondo i suoi eredi, a insediare la terra e a durare.